La vecchiaia è per se stessa malattia?
Oggi piu’ che di Ortopedia dovremmo parlare di geronto-ortopedia.
La popolazione over 70 rappresenta il 90% della mia pratica clinica, sia in Francia che in Italia; negli altri paesi Europei e negli USA le percentuali non si discostano di molto da questo valore.
Tuttavia ciò che ho notato in questi ultimi anni è che notevolmente aumentato il numero di pazienti over 80 che si rivolgono a me per problemi articolari degenerativi cronici o per problemi di mobilizzazioni protesiche in impianti posizionati 15-20 anni prima.
La mia esperienza lavorativa mi ha permesso di toccare con mano come esistano delle differenze nell’invecchiamento da un paese all’altro e nell’ambito dello stesso paese tra chi invecchia in città e chi invece in campagna , tra chi passa le sue giornate davanti alla televisione , sdraiato su un divano e chi invece svolge una vita ancora attiva sia da un punto di vista intellettuale che fisico.
Leggo che in Italia si stanno portando avando studi e progetti sull’invecchiamento volti prevalentemente al trattamento delle malattie neurodegenerative , una delle principali cause di spesa pubblica e privata in ambito sanitario. Forse piu’ che curare si dovrebbe, a mio modesto parere, cercare di prevenire la comparsa di tali patologie evitando abitudini e stili di vita nocivi, in primo luogo la televisione che, tranne pochi casi, a causa di un livello intellettivo e educativo pari a zero, annulla le capacità deduttive e di elaborazione dell’individuo aiutandolo a sviluppare una demenza progressiva.
L’antico adagio dei Romani mens sana in corpore sano è quantomai attuale.
Cosa fare dunque?
Nell’ambito della salute l’“Action plan on healthy ageing 2012-2016” l’Oms proponeva in particolare cinque interventi prioritari, su cui lasci a Voi eventuali commenti:
- prevenire le cadute
- promuovere l’attività fisica
- promuovere l’assistenza domiciliare e i servizi di self-care
- miglioramento delle competenze specialistiche nell’ambito del personale dell’assistenza sanitaria e sociale.
- inserire nei setting assistenziali programmi di vaccinazione antinfluenzale e di prevenzione delle malattie.
In questi ultimi 20 anni diverse persone si sono rivolte a me perché nonostante un’attività intellettiva ancora brillante lamentavano un fisico stanco , vecchio, malato con le diagnosi piu’ diverse, quali astenia , fibromialgia ecc. ecc.
Spesso è solo il fisico ad essere “ malato” , semplicemente perché per venti e piu’ anni lo si è trascurato; e un fisico malato può rendere la vecchiaia un incubo e portare al desiderio di morire come unica fonte di liberazione
Qualunque individuo, indipendentemente dalla sua età anagrafica, puo’ rallentare il proprio invecchiamento e vivere una vecchiaia dignitosa , autonoma e in salute; va semplicemente istruito, trattato, anche chirurgicamente ed educato.
Il mio protocollo terapeutico inizia con una valutazione medica ; eventuali patologie a associate verranno individuate e trattate e le abitudini alimentari corrette se sbagliate; a seguire una attenta valutazione dello stato fisico dell’apparato muscoloscheletrico e di eventuali atteggiamenti posturali e di marcia scorretti. A questo punto vi verrà proposto un percorso terapeutico della durata variabile da 50 a 90 gg. Alla fine del quale potrete rientrare a casa “rinati”: mens sana in corpore sano.