Si tratta di una disciplina relativamente nuova nata dalla collaborazione tra il chirurgo ortopedico e il chirurgo plastico.
L’ortoplasica si occupa di affrontare e risolvere le problematiche traumatiche, oncologiche e congenite degli arti che necessitano di una ricostruzione complessa di nervi, tessuti molli e tessuto osseo; spesso si tratta di situazioni che, se non affrontate tempestivamente, ritardano o rendono impossibile il recupero funzionale del paziente; ne sono un esempio l’infezione di protesi e materiali di sintesi, quali viti e devices osteoinduttivi. La contaminazione batterica cronica dell’osso provoca inevitabilmente un osteomielite, talora con necrosi cutanea o muscolotendinea ed esposizione delle componenti articolari. Diventa allora fondamentale in questi casi un approccio combinato ortopedico e plastico se si vuole garantire un risultato ottimale in tempi rapidi.
Il mio chirurgo plastico di riferimento è il prof. Mariano Bormioli (www.poliambulatoriomatteotti.it) , ex Direttore dell’unità operativa di chirurgia plastica e maxillofacciale dell’Ospedale S. Corona di Pietra Ligure, Professore a contratto presso la Scuola di specialità di Chirurgia Plastica dell’Università di Genova.
- Specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica
- Specialista in ortopedia e traumatologia
- Professore a contratto Università di Genova scuola di specializzazione Chiururgia Plastica
- Past President 2008 Società Italiana Chiururgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
- Ex Direttore UOC Chirurgia Plastica e Maxillo Facciale Azienda Ospedaliera Santa Croce di Pieve Ligure (SV)
I casi di ortoplastica li trattiamo insieme; la sinergia tra le nostre differenti esperienze lavorative ci ha permesso finora di scegliere il trattamento più efficace in base all’età ed alle comorbilità del paziente offrendo spesso un’alternativa all’amputazione. Naturalmente offriamo quanto di più moderno ed efficace la tecnologia ci può offrire soprattutto in presenza di pazienti difficili (obesi, diabetici, trombofilici, immuodepressi etc.) quali l’uso di sostituti ossei rinforzati di tipo ibrido (b-TCP e PMMA) che favoriscono la ricrescita ossea ed una immediata ed elevata resistenza meccanica e prodotti basati su vetro bioattivo che inibiscono in modo naturale la proliferazione batterica azzerando l’uso di antibiotici.